4.22.2006

Quanto poco basta ....

Rieccoci qui dopo quattro mesi e mezzo.

Perché così tanto tempo? forse perché anche fare il bastardo richiede energia. O forse non tanto il farlo quanto il volerlo scrivere in bella copia.

E poi insomma, se ciascuno cacciasse un ventino per ogni post, non dico tanto, ma almeno una colazione ogni tanto me la potrei anche fare sulle vostre spalle no?

Comunque, eccomi qui. Sono appena tornato da un giretto per la capitale d'italia, con ancora sui gomiti il sangue e qualche incisivo di sventurati turisti colpevoli solo di essersi trovati sul mio percorso oltre il tempo ragionevole. Oggi finalmente c'è una bella giornata, e passeggiare per piazza di spagna, pantheon, ara pacis (finalmente accessibile!) insomma è davvero piacevole. Noto anche che le statue umane stanno raggiungendo livelli di perfezione davvero incredibili.

Su una c'era persino un piccione che ca*ava. Non so se lo sventurato lo considererà come un tributo alla sua professionalità o nel suo mobile cuore di carne una qualche domanda ingiuriosa verso il Creatore dei piccioni stava erompendo, da essere modulata successivamente, quando le statue tornano esseri viventi.

Soddisfatto del mio giro nella marea umana, e lievemente addolcito da una granita-al-caffé-doppia-panna presa nel mio posto di fiducia vicino al Pantheon, mi dirigo verso casa. Metro Barberini. Chiamata alla genitrice per amore filiale (alcuni bastardi hanno una mamma, altri emergono dal water già completamente formati), e poi giù nel metro.

Scala mobile congestionata. una sola di X funzionante, le altre rotte o in sostituzione. Leggo il cartellone dei lavori mentre scendo. Dodicimilionidieuroequalcosa per ... sostituzione scala mobile alla fine del periodo utile. spero per più di una. mi giro quando ormai sto usufruendo degli ultimi scampoli di vita utile dell'attrezzo, per assicurarmi della cifra e dell'entità dei lavori. Dodicimilionidieuroequalcosa, virgolasettanta. per 23 scale mobili sulla linea A.

Cavolo!

a conti fatti sono circa un miliardodivecchielire a scala. Me lo diceva la mia mamma che sono bastardo ma cretino, non dovevo fare l'ingegnere, ma una professione dove si guadagna davvero.

Peraltro, mi pare di avere visto in un'altra stazione un cartello da dodicimilionidieuroequalcosa, virgolaNOVANTA. allora mi chiedo: ho sbagliato io e mi ricordo male, o qui fatti i debiti calcoli, da 4 scale mobili minimo per fermata della linea A, qualcuno si porta a casa all'incirca 50 milioni di euro?

E va bene che durano 30 anni, ma sono fatte d'oro?

La prossima volta che vedo il mio idraulico, gli sputo in faccia. Lui che credeva di aver capito tutto nella vita .... ma va a lavurà, barbun! altro che l'idraulico, le scale mobili devi mettere!

Certo che forse tromberai meno padrone di casa. Però ... scelte nella vita.

Immerso ancora in queste elucubrazioni, arrivo sulla banchina. Tre minuti di attesa. Le solite squadre del furto (Ragazzette Rom a gruppi di quattro, occhio guardingo e vestite all'occidentale) stavolta non ci sono. Davanti a me, una visione paradisiaca. Beh no, forse paradisiaca no, ma comunque bella. Un bel pezzo di ragazzona tutta guarnita di sacchetti di boutique di via del corso, come un albero di natale consumistico da un metro e ottanta sine tacchi, pantaloni neri e top bianco. trentadue - trentacinque anni, viso americano. Filo bianco sul polpaccio destro dei pantaloni, che ha solleticato in me la fantasia di toglierlo (coi denti?) giusto per attaccare bottone. Un fondoschiena da Crash Test, come direbbe un caro amico.

Metro strapieno. Riusciamo appena a salire, la signora (presumo; l'anulare sinistro era prigioniero di un considerevole numero di bande di metallo giallo) e il Vs. affezionatissimo. Riesco a guadagnare una piccola quantità di spazio aggiuntiva, sarà per le chiazze di sangue sui gomiti che pulisco con aria ostentatamente assente sui capelli della vecchina di fronte. Miss Durbans mi gratifica di un sorriso a bocca aperta alla americana (bianco come uno spot televisivo, ma non la dentatura piastrellata alla Funari), in questa comunanza sardinesca.

Rispondo al sorriso, e intanto mi chiedo quale posizione preferisce. E se dovrei mettermi speroni e cappello da cowboy.

Arriviamo a Termini .... La vettura si svuota. ci sediamo in due posti contigui. Sguardo avanti e occhiate di sghimbescio. Occhi verdi, simili ai miei. Belli ... La bocca un po' sottile.

La mia dannata educazione (o forse la fifa?) mi fa tenere la bocca chiusa, ma me la guardo ben bene sul riflesso del vetro. Notevole davvero... di classe.

Beh .. arriva la mia fermata. Poco prima, mi alzo con scatto atletico aggrappandomi alla sbarra. Questa volta mi assicuro con successo di non centrarla con la testa.

Il riflesso sul vetro mi mostra che mi ha piantato gli occhi addosso. Purtroppo le porte si aprono, e scendo. Ma prima di perderla per sempre, mi giro e in quel breve istante, FINALMENTE scambiamo un sorriso che è libero da tutto il perbenismo che ci intasa, che ci avvelena. Tre secondi di puro amore, per ciò che è autentico. Un uomo e una donna che si piacciono, al di la' del conoscersi, del non conoscersi, del rispettivo status sociale.

O forse, in realtà voleva solo la mia magliettina verde militare col maialino di Yattaman.

Forse è per questo, ma la magliettina l'ho scelta io, quindi in ogni caso qualcosa di me ha fatto nascere un sorriso sulle sue labbra.

Ciao, o meglio goodbye, sconosciuta. Mi hai fatto sentire desiderato e desiderabile. Stasera uscirò e sorriderò un po' di più. La prima pinta la sollevo per te e quelle come te.

1.01.2006

Anno nuovo, Bastardo Vecchio!

Ebbene Sì!

Dopo tante rotture di palle da persone varie che mi chiedevano di aprire un blog, perché il blog è bello, scambi idee, ti confronti con opinioni di altri, ecc ecc .....

(cosa alla quale sinceramente mi sono sempre opposto, perché penso che le mie idee sono mie, mi hanno formato e sebbene le possa integrare e mettere in discussione non mi pare il caso di discuterne solo per il gusto di farlo, ma solo con, come dire, HARD EVIDENCE esperienziale che può fornire una base reale di interscambio)

Beh insomma, un po' perché comunque se non hai un blog non sei nessuno, un po' per dare a questi amici una lezione importante (devi stare MOLTO attento a cio che chiedi ....!), ho deciso di aprire un blog, e usarlo per scopi personali ed egoistici.

Ad esempio, sebbene io vada di corpo regolare - Il Vecchio Bastardo è come l'erbaccia - ho deciso di usarlo per produrre una diuresi mentale ed emozionale.

Insomma, riverserò qui le mie scorie di pensiero, le mie escrezioni emozionali che se non espulse mi intopperebbero. E voi magari le leggerete trovandole molto interessanti, addirittura illuminanti.

Mi meraviglia sempre quanti craniolesi ci siano al mondo.

Ma, come diceva un mio amico (bastardo pur'egli), "il mondo è bello perché è avariato".

Bene dunque, miei cari scarabei stercorari, benvenuti in questo piccolo spazietto, mettetevi comodi perché io di certo non vi aiuterò. Se resisterete, ne vedrete delle belle. soprattutto ve ne diranno delle belle.